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Il museo della Carta di Amalfi

06/06/2021

Il Museo della Carta di Amalfi è ospitato in un’antica cartiera che risale al XIII secolo.

Questa struttura, unica al mondo, offre ai suoi visitatori la magia di tornare indietro nel tempo e di sperimentare direttamente le antiche tecniche di produzione della carta nel corso di visite guidate in italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo.

Potrete ammirare i secolari macchinari usati nella produzione della carta a mano: gli antichi magli in legno che, azionati da una ruota idraulica, battevano e trituravano gli stracci di lino, cotone e canapa precedentemente raccolti nelle possenti pile in pietra; la macchina olandese installata nella cartiera museo il 18 novembre 1745; le presse settecentesche utilizzate per l’eliminazione dell’acqua in eccesso dei fogli; la macchina continua in tondo.

Tutte queste macchine per la produzione della carta sono state restaurate e rese funzionanti, e sono azionate durante la visita con la forza e la potenza delle acque del torrente Canneto per farvi rivivere l’emozione di creare un foglio della pregiata carta a mano di Amalfi.

Inia la nostra visita all’interno del Museo della Carta partendo dalla storia di un’arte antichissima e della sua scoperta, che ha prodotto nei secoli qualcosa di molto importante per le molteplici espressioni dell’uomo: la Carta.


La scoperta della carta: tra leggenda e realtà

Il più antico frammento cartaceo cinese datato 266 d.C.

La scoperta della carta segnò una delle più fulgide pietre miliari nella storia della civiltà umana; questa scoperta è universalmente attribuita ad un ministro cinese di nome Ts’ai Lun, nel 105 dopo Cristo.

Si narra che Ts’ai Lun si trovava sulle rive di uno stagno accanto ad una lavandaia che stava sciacquando nell’acqua alcuni panni piuttosto logori.

I panni, mal soffrendo l’azione di strofinio e di sbattitura, si sfilacciavano e le fibre galleggianti sull’acqua andavano a riunirsi in una piccola insenatura ai piedi di Ts’ai Lun.

Sul pelo dell’acqua si formò dopo qualche tempo, un velo di fibre ben feltrate che Ts’ai Lun osservò, raccolse con delicatezza e pose a seccare sull’erba. Il foglio secco e avente una certa consistenza, bianco, morbido, diede a Ts’ai Lun la grande idea,

quel foglio poteva ricevere la scrittura.

Il cammino che l’arte di fabbricare la carta compì, dal luogo di origine attraverso il mondo, fu relativamente veloce. Mentre verso oriente attraverso la Corea giunse in Giappone nel VI secolo dopo Cristo,

verso occidente giunse in Arabia e si affacciò al Mediterraneo. La nuova arte per le sue peculiari qualità ebbe successo e nel volgere di poco tempo sostituì la lavorazione del papiro.

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